Per Castenaso inizia il futuro

Lista cinica  OBIETTIVO CASTENASO

PROGRAMMA PER IL GOVERNO DI CASTENASO

Il Blog Castenews, nato nel lontano mese di maggio del 2014, si è in seguito presentato su Facebook come pagina di OBIETTIVO CASTENASO, gruppo anarcospontaneista erede della lista SPESSO CASTENASO non presente alle elezioni amministrative del 2019.

Lista non presente ma con un proprio programma atto ad essere ricopiato con piccole modifiche per essere riproposto alle elezioni successive (come peraltro fanno tutte le liste a ogni elezione).

Eccoci quindi pronti a entrare in lizza in vista delle elezioni amministrative di Castenaso previste per i giorni 8 e 9 giugno 2024, sempre che si trovino sponsor e ricche donazioni a fondo perduto.

Ad ogni buon conto la nostra lista presenta  un programma essenziale e  incisivo:  si tratta di  otto  punti  frutto di una elaborazione a 360 gradi e collegati a una precisa posizione politica e ideologica saldamente ancorata al centro, a destra e a sinistra.

1 –CHI SIAMO, DA DOVE VENIAMO, DOVE ANDIAMO.

Chi può dirlo?

2  – NO ALLE FUSIONI, SI’ ALLE SCISSIONI

Non solo siamo contrari alla fusione di Castenaso con altri comuni, ma guardiamo con favore alla scissione delle frazioni e al loro eventuale accorpamento con i comuni confinanti.

Se Villanova vorrà divenire un’ appendice di Bologna, se Madonna vorrà aggregarsi a San Lazzaro, se Fiesso e Marano  vorranno passare a Budrio non ci opporremo.

Se invece vorranno costituirsi in altrettanti comuni autonomi per noi andrà bene lo stesso.

Meno siamo e meglio stiamo è il nostro motto.

3  – ORA E SEMPRE RESILIENZA

Flessibilità, adattamento, estemporaneità sono i tre pilastri della nostra visione amministrativa.

Fare e disfare a seconda dei momenti e delle richieste dei nostri amati concittadini, con particolare riguardo a quelli più abbienti e influenti, è la luminosa idea che ci guida.

4 – RAPPORTI CON I PARTITI E CON LA SOCIETA’ CIVILE – SPONSOR BENEFICI

Mentre i nostri competitor si preoccupano di occultare i simboli dei partiti che stanno dietro alle  sedicenti liste civiche in gestazione, noi non solo saremo lieti di esibire i  marchi delle varie formazioni, dagli Anarchici  a Casa Pound , dai Trotzkisti all’ UDC , dalla Lega al PD  (il M5S di solito balla da solo ma se vuole c’è posto anche per lui) ma con fierezza ospiteremo anche i  loghi delle diverse associazioni sociali, culturali, sportive e di volontariato, dagli Amici della Pesca con la mosca ai circoli fotografici, dai riparatori di marmitte ai virtuosi dell’ acquerello, dagli appassionati del tiro con l’arco agli apicoltori. A tutti coloro che vorranno essere sponsor della nostra lista chiediamo solo di contribuire con SIGNIFICATIVE donazioni a una fondazione benefica destinata a soccorrere le popolazioni povere delle Isole Cayman (con le quali intendiamo gemellarci).

I fondi ricevuti saranno gestiti in loco con intermediari anonimi nel segno della massima riservatezza:  dare pubblicità alle opere di bene che compiremo contrasterebbe con la modestia che ci caratterizza.

5 – LA NOSTRA  VISIONE DELLO SVILUPPO  URBANO

Lo spreco di territorio, la cementificazione selvaggia, la costruzione indiscriminata di abitazioni e capannoni industriali anche indipendentemente da una reale richiesta del mercato hanno sempre caratterizzato la pianificazione urbanistica di questo  nostro paese che amiamo e sono stati il tratto distintivo delle amministrazioni che ci hanno preceduto e  alle quali intendiamo avvicendarci  negli anni a venire.

La nostra politica innovativa in molti campi non intende tuttavia gettare via il bambino con l’acqua sporca.

Se negli anni passati si è costruito a man bassa perché dovremmo smettere ora?

Cemento, cazzuola e mattone sono il nostro passato, il nostro presente, il nostro futuro.

6 – GRANDI OPERE PER LO SPORT

Le amministrazioni che si sono succedute dal dopoguerra alla guida del nostro amato paese hanno sempre programmato  sotto questo capitolo  grandi realizzazioni, con particolare riguardo a quella che da sempre caratterizza ogni programma che si rispetti: la piscina.

Noi intendiamo per primi  smarcarci da altri che con scarsa originalità continueranno a promettere impianti natatori.

La nostra innovativa promessa è la creazione di un’area dedicata allo sci e agli sport invernali in genere.  I nostri esperti ci assicurano  che sbriciolando gli imballaggi di polistirolo che normalmente rivestono frigoriferi  e televisori si possono ottenere miliardi di piccolissime palline bianche in grado di fungere ottimamente da coltre nevosa. Sarà inoltre sufficiente utilizzare gli impianti dismessi delle  montagne russe provenienti da Gardaland per ottenere le discese ardite e le risalite necessarie.

Con la stessa tecnica saranno attrezzati  pittoreschi percorsi per ciaspole lungo il parco fluviale.

7 – PER UNA VERA POLITICA DELL’ ACCOGLIENZA

La tradizionale apertura nei confronti del migrante propria di Castenaso sarà amplificata.

Per la migliore integrazione offriremo  vitto e alloggio a tutti gli stranieri  che si renderanno disponibili a lavorare gratuitamente otto ore al giorno, dalle 8,00 alle 17,00 con intervallo di un’ora per la pausa pranzo, per cinque giorni la settimana,  provvedendo ai  servizi necessari per il Comune come riparazione strade, potature alberi, pulizie degli uffici comunali,  manutenzioni varie e soccorrendo anche i cittadini di Castenaso nelle loro necessità quotidiane (coltivazione orti, piccole manutenzioni casalinghe, accompagnamento per la spesa, per visite mediche, ecc.)

Ai  nuovi graditi ospiti diciamo “aiutateci a casa nostra!”

8 – POLITICA DELL’ ASCOLTO

Tra gli elementi caratteristici del nostro innovativo metodo di amministrare sarà di particolare rilevanza una politica di costante ascolto delle esigenze dei cittadini.

All’uopo verranno organizzate a rotazione occasioni di ascolto dei castenasesi  strada per strada, ufficio per ufficio, casa per casa.

Inaugureremo forme di ascolto del cittadino “ porta a porta “ .

Si stanno all’uopo studiando degli incontri di formazione per i nostri militanti che saranno condotti da insegnanti  in ciò particolarmente qualificati : i Testimoni di Geova.

Ascoltare  il cittadino si può e si deve.

Specialmente se le parole entrano da un orecchio ed escono dall’altro.

Dalla parte giusta della storia: Bologna 30

«I centri si svuoteranno… Ostaggio di immigrati…». Ho trovato questo stralunato commento, simile a tanti altri, ma questo veniva dopo una specie di ragionamento su Bologna a 30 km/h, sotto il post Facebook di un amico che dirige una rivista di biciclette. I puntini di sospensione ammiccanti sono originali, non miei. L’aspetto interessante di questa opinione sbrindellata è che non viene da qualche analfabeta cognitivo ma da una persona che nella sua bio social elenca una serie di testate giornalistiche a cui collabora, dunque il suo problema non è nella scarsa strutturazione di pensieri e parole. Tuttavia riesce a tirare fuori perle di questo tipo.

Probabilmente la «rivoluzione bolognese» ha colpito duro nell’immaginario collettivo. Per la prima volta in un paese costruito intorno alla divinità automobile, unica divinità personale che ciascuno può toccare, l’idolo è stato buttato giù dal suo piedistallo in una città capoluogo di regione e neanche di quelle piccine
o meno note. Il nuovo limite generalizzato ti dice in sostanza la semplice, direi banale, verità: la velocità uccide.
La priorità assoluta non è il tuo personale comportamento allargato fino allo sconsiderato ma salvare vite in un contesto urbano che da decenni vede il mezzo pesante privato aver occupato ogni spazio e ogni pensiero, mettendosi al centro del modo di spostarsi nelle nostre tane di bipedi chiamate città.

In sostanza l’esperienza bolognese sta portando all’evidenza di ciascuno ciò che chi ha già cambiato modalità di spostamento vive ogni giorno: la società italiana si comporta collettivamente come un tossicodipendente. In questo caso la dipendenza è da automobile e il pusher è lo stesso Stato, che con poca lungimiranza e in nome del lavoro e della raccolta fiscale – ometto le convenienze partitiche- ha puntato tutto sull’auto come mezzo privilegiato di spostamento fuori casa. Puoi sempre provare a portargli via la «roba» per salvargli la pelle ma quello diventa aggressivo e aggredisce. Meccanismo che Salvini maneggia perfettamente, ed eccoci a oggi: con solerzia i suoi uffici, che normalmente ci mettono anni o anche tempi infiniti, hanno calibrato la richiesta direttiva che intralcia anche la sola possibilità di mettere mano al disastro fatto in decenni.

Pochi giorni di lavoro per esercitare una perfidia sottile: i 30 nei dintorni di parchi e scuole, dice la vulgata giornalistica. Il sottotesto è: si può rallentare nei pressi di luoghi ludici o frequentati da minori, però il resto del mondo è di noi adulti che abbiamo da fare e non possiamo rallentare la nostra operosa attività. Perfetto, da applausi. Ma a Salvini non conviene citofonare ancora a Bologna, di solito gli porta male. È totalmente inutile con questo tipo di gente svolgere ragionamenti. Nei giorni scorsi è circolato un tweet di Milena Gabanelli: «Abito a Bologna e non c’è nessun caos. Si va a 30 km/h a Londra, Bruxelles, Helsinki, Barcellona, Zurigo, Madrid, Graz… dove hanno pensato che la vita di un bambino, un pedone, un ciclista valgono più dei 5 minuti persi a rallentare».

Tra i protagonisti di questa rivoluzione bolognese c’è Simona Larghetti, ora consigliera comunale di Coalizione Civica dopo un percorso di attivismo in seguito al suo incontro con il movimento Salvaiciclisti a fine 2012. Ho chiesto a lei la sua opinione, eccola. «A Bologna, città in cui è nata la prima università del mondo, non abbiamo paura delle novità e con il diverso ci abbiamo fatto marketing territoriale per mille anni circa», mi risponde. «Salvini, che usa il Ministero delle Infrastrutture un po’ come la sua sala giochi, ha dichiarato guerra al provvedimento bolognese, preannunciando pazzesche direttive. Come si intestò le morti in mare, ora vuole intestarsi i morti in strada, cavalcando come sempre la reazione, la paura, il diverso. Dal 2013 mi batto per la città 30, perché non ci credevo nemmeno io, ma poi ho fatto la prova: 11 anni fa ho guidato rispettando questo limite, che mi sembrava assurdo, e mi sono accorta che in città, causa semafori, traffico e code inevitabili, i tempi di percorrenza sono gli stessi se consideriamo tragitti di pochi chilometri. Sui 30 km/h in città ho solo una cosa da dire: provate».

Lo ha fatto «dopo aver conosciuto Anna, un’attivista dell’Associazione Vittime della Strada che in un incidente stradale ha perso un pezzo di gamba e si è trovata un maritogravemente cerebroleso». Ma cosa vuoi che importi a chi ha fretta e non sopporta limitazioni, come i bamboccioni al volante.

(Rotafixa – da EXTRATERRESTRE del 25 gennaio 2024)

Buon anno!

 “Stavolta ci sarà da divertirsi!”.

E’ la frase con cui solitamente ci si lascia dopo aver scambiato qualche chiacchiera con qualcuno dei (pochi) conoscenti che si interessano di politica a proposito delle elezioni amministrative che si terranno il prossimo anno a Castenaso.

Eppure, sarà per quanto di terribile sta accadendo nel mondo, sarà che sono sempre più anziano,  la campagna elettorale che si profila nel nostro paesello mi appassiona poco e ancora meno mi fa divertire.

Premetto che per me va bene che resti  Carlo Gubellini come Sindaco.

Lui e i suoi si sono comportati più che  decorosamente durante cinque anni difficili in cui hanno affrontato una pandemia, una emergenza Ucraini, una alluvione e magari porteranno davvero a casa  quella piscina che i  predecessori   avevano solo promessa.

Forse non tutto sarà filato alla perfezione, magari qualche assessore avrà esagerato nell’ autopromozione, qualche magagna ci sarà pure stata; ma chi non fa errori quando amministra e chi non ne ha fatti nel passato?  Basti pensare allo scempio del nostro territorio.

Per altro sembrerebbe che  l’offerta alternativa contempli  i  Cinque Stelle dell’ ottimo e preparato  Selleri  i quali  però, quanto a radicamento nel paese,  mostrano qualche limite (per essere generosi).

A seguire  quella  destra “tradizionale” che alle scorse elezioni ho definito  “malloppa nera” e  alla quale debbo riconoscere   che ha fatto opposizione focalizzandosi  su problemi concreti del territorio, senza agitare troppo gli stereotipi della nuova narrazione meloniana .

E infine la new entry: la lista civica, imbottita di legaiuoli e di fratelli di Giorgia, capitanata da quello che qualche suo corifeo incontinente chiama “il miglior sindaco del dopoguerra”.

E  loro sì che  dovrebbero portare a livello locale il nuovo verbo del governo dei mediocri con tutto il repertorio retrogrado che li caratterizza.

Quel che mi importa non è se  Castenaso resterà una piccola riserva indiana di valori democratici e solidali e di buoni sentimenti o  diverrà  territorio dei manganellatori  di  quei valori di civiltà che ritenevamo  consolidati per sempre, a cominciare dall’antifascismo.

 Mi rattrista e spaventa che nel mondo stia tracimando un’onda nera  dominata dagli imprenditori della paura, che sempre più si pensi alla guerra, agli eserciti e alle armi come soluzione di ogni problema, che al potere finiscano dei personaggi improbabili con le loro motoseghe vere e mentali, che  il rispetto della vita degli esseri umani,  specie di quella dei bambini, sia scomparso.

Sono convinto tuttavia che, se il pianeta non si autodistruggerà prima, anche questa nera nottata dovrà passare.

Peccato che allora non ci sarò più.

Buon anno!

S.N.

Buon Natale!

Pubblico il testo che Lorenzo Romeo mi ha inviato in quanto me lo ha chiesto gentilmente e mi ha pure fatto gli auguri.

Condivido ben poco dei contenuti.

A me va bene che restino Gubellini e i suoi, piuttosto che la lista civica infarcita di leghisti e fratelli di Giorgia capitanata da un ex sindaco oggi passato dall’altra parte della barricata.

Quanto al clima mi pare che da mesi qualche incontinente sostenitore del “miglior sindaco dal dopoguerra”, abbia iniziato a vomitare ossessivamente contro il PD e contro ogni cosa che puzzi vagamente di progressismo, in linea con i vaneggiamenti di un generale.

Questa nuova lista civica mi pare ancora più nera della malloppa di cui alla volta scorsa.

Comunque auguri a tutti noi!

Sandro Nanetti

A Natale siamo tutti più buoni, tranne i politici di Castenaso che si apprestano a imbandire la tavola della campagna elettorale con post al veleno, mancati accordi e attacchi personali violenti, riconducibili alle guerre civili di antica memoria. Scherzi a parte, il Santo Natale e il Grande Bologna dovrebbero insegnare ai nostri politici che non vi è migliore strada per raggiungere obiettivi comuni di quella del dialogo, frutto di trattative costruttive, volte a migliorare la qualità di vita dei cittadini e non la sete di potere del singolo. 

Invece, al contrario, da fonti più o meno autorevoli, la nostra Castenaso, al tramonto del 2023 si trova con:

  • una maggioranza spaccata, prima a livello ideologico e recentemente, con la formazione del Gruppo Misto anche a livello pratico; va detto, ad onor del vero, che il Sindaco Gubellini non è riuscito in alcun modo a creare quell’armonia tra civismo e PD che i cittadini avevano promosso alle elezioni del 2019 e che gli amici che ora osteggia gli avevano permesso di fare segnalando il suo nome come successore di Sermenghi. E così, tra chi vocifera primarie interne per dare finalmente al Vicesindaco Prata possibilità di coronare il suo sogno e chi rimane scandalizzato dai continui post al veleno, quasi da crisi di panico, del Sindaco, la situazione interna al partito è quantomai agguerrita. 
  • un’opposizione arroccata a rancori personali che non permette a una neonata lista civica capitanata dall’ex Sindaco Sermenghi di creare quell’unione auspicata da tutto il popolo democratico di Castenaso che vorrebbe finalmente un cambio di rotta deciso al governo del paese. A mio modo di vedere l’unione Sermenghi-Mazzoncini rappresenterebbe per Castenaso l’unica via d’uscita verso un 2024 frizzante e politicamente fertile sotto tanti punti di vista. 

Auguro a tutti un sereno Natale e la nascita, con l’anno nuovo, di un polo anti PD che possa portare un po’ di uguaglianza in una comunità che ha una tremenda voglia di svincolarsi dalle logiche partitiche che negli ultimi anni ci hanno portato a un degrado sociale, economico e morale. 

di L.R (ex caporedattore ILnE) 

La Perla: brutte notizie

L’unità britannica di La Perla Lingerie di Windhorst chiusa per debiti fiscali

La petizione dell’HMRC per la chiusura dell’azienda sostenuta da altri due creditori
L’azienda è stata liquidata mercoledì con una sentenza dell’Alta Corte di Londra
Da Lucca de Paoli
11/01/2023 16:01:48 [BN]
(Bloomberg) — Un giudice londinese ha ordinato la chiusura dell’unità britannica di La Perla, azienda produttrice di lingerie di lusso, a causa di debiti fiscali non pagati, sottolineando la pressione cui sono sottoposti la società madre Tennor Holding BV e il suo proprietario di maggioranza, Lars Windhorst.

La Perla Global Management (UK) Limited è stata liquidata mercoledì da un giudice dell’Alta Corte di Londra, mentre il gruppo doveva far fronte a imposte non pagate per 2,8 milioni di sterline (3,4 milioni di dollari) e a un’istanza di His Majesty’s Revenue & Customs. Un creditore richiede al tribunale la liquidazione di una società quando vuole che l’azienda venga chiusa e i suoi beni venduti per ripagare i debiti. L’HMRC è stato sostenuto da altri due creditori.

L’azienda di lingerie di lusso vende reggiseni che possono costare anche più di 300 sterline, oltre ad altri articoli tra cui biancheria da notte, pigiami e mutandine, secondo il suo sito web.

La liquidazione dell’azienda è una prova della pressione esercitata dai creditori su Windhorst e Tennor. Anche una filiale dell’unità La Perla, chiusa mercoledì, sta affrontando un’istanza di liquidazione separata da parte di due entità del Jersey chiamate Carlton Tower. L’HMRC ha presentato un’istanza contro una società chiamata Lars Windhorst Private Office Ltd. all’inizio di questo mese, secondo quanto riportato dai documenti del tribunale.

Un rappresentante di Windhorst e Tennor non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Un rappresentante di Windhorst e Tennor non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

L’istanza al centro della sentenza di mercoledì è stata presentata “già a giugno”, ha detto il giudice Sally Barber spiegando la sua decisione di concedere un ordine di liquidazione contro la società. “Sono stati concessi diversi rinvii molto generosi per dare alla società il tempo di pagare”.

Un avvocato che ha presentato La Perla Global Management in tribunale mercoledì ha affermato che il pagamento è stato ritardato a causa del blocco di un’iniezione di denaro da parte dell’azionista della società, senza spiegarne il motivo. Gli avvocati hanno detto che Tennor Group avrebbe inviato alla società 12 milioni di sterline nei prossimi 14 giorni, ma il giudice ha rifiutato di concedere un rinvio per concedere più tempo al rimborso dei debiti della società.

Windhorst è comparso davanti a un tribunale britannico nel luglio di quest’anno, costretto a fornire una panoramica dei suoi beni mentre la Heritage Travel and Tourism Ltd. di Manfredi Lefevbre D’Ovidio cercava di recuperare un debito di oltre 172 milioni di euro (181 milioni di dollari). Tennor Holding, il veicolo di investimento del finanziere, è stato dichiarato insolvente nei Paesi Bassi nel 2021, sentenza poi annullata in appello. Il finanziere ha dovuto affrontare anche azioni legali da parte del magnate del trasporto marittimo Kristian Siem e della società di brokeraggio ADS Securities.

Castenaso, si cambia ha inviato una nota…

che risponde a una mia piccola provocazione e che pubblico volentieri e senza commenti da parte mia. Tale nota per altro ha il pregio di esprimere una posizione chiara.

Una sola precisazione: sì, la loro discesa in campo mi faceva paura e al termine “malloppa” (mutuato dalla popolare trasmissione “il ruggito del coniglio”) aggiunsi “nera” anche in ragione della presenza nella loro lista di un personaggio inquietante dalle inquietanti  frequentazioni.

Caro Sandro, (il caro non è un eufemismo e neppure una presa per i fondelli, piuttosto un sincero rispetto della tua persona), ho letto attentamente il tuo articolo insieme ai miei amici del gruppo “Castenaso, si Cambia!” e mi preme tranquillizzare i tuoi pensieri ed i tuoi seguaci del Blog:

1) il centrodestra a Castenaso, fino a prova contraria, da più di 20 anni, siamo Noi, forse sono gli altri che “giran per l’aia in cerca di sedie”, noi siamo comodamente seduti in CC;
2) sicuramente la nostra coalizione – da ormai più di 2 anni – si è alleggerita della figura dei partiti Nazionali quali Lega e FdI in quanto NON hanno tenuto il passo della nostra azione politica, si sono evaporati, puoi trovarne conferma andando a vedere nelle loro pagine FB la desolazione del nulla cosmico – anzi, sai dove siano finiti ???
3) La “malloppa nera” come ci hai sempre epitetato tu, dal 2019 è consolidata in consiglio comunale, ha promosso moltissime azioni, che spesso hanno trovato appoggio anche dai 5 stelle e da Sinistra Civica e talvolta anche l’appoggio della maggioranza, segno che la nostra azione politica è strutturata non estremistica e ragionevole, alcuni esempi ? la questione Multisala, la questione Fusione, la questione della nostra mozione per uscire da Terre di Pianura con – prima – la Polizia Locale e poi con tutti i servizi, la questione della costruenda scuola media (che se non era per noi non si sarebbe saputo nulla), la questione della sicurezza e delle Baby Gang … la nostra mozione per dedicare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre … e tante altre che se vuoi in separata sede ti elenco in modo dettagliato, segno che la “malloppa nera” era forse un film che avevate visto Voi per screditarci (vi facevamo così paura?);
4) Il 2024 ? … nelle prossime elezioni NOI CI SAREMO, ci mancherebbe, il Governo Ombra è sul pezzo più che mai; qualche mosca dice che saremo a braccetto del PD, sbaglia perché i nostri valori ed ideali sono diametralmente opposti al PD, ma di certo non spaleremo letame su di loro, perché l’azione politica compiuta ad oggi, anche se non di particolare audacia, è ragguardevole e degna di stima per la stragrande maggioranza di azioni, quindi Noi non con loro ma neppure contro a prescindere – come si dice: “faremo la nostra gara” per i tanti cittadini che ci hanno votato e sostenuto fino ad oggi.
5) L’altra possibile coalizione di centro destra ? ben venga, noi non siamo contro nessuno, ma ad oggi pare più un flipper in TILT che una coalizione, basti vedere l’operato svolto fino ad oggi da costoro … sai elencare un azione concreta a beneficio dei cittadini ? … tieni conto che erano ben in 5 su 11 nel gruppo di maggioranza ma sono sempre e solo rimasti in silenzio ad alzare la manina in scia al PD … quindi siamo Noi o Loro quelli che andrebbero a braccetto con la sinistra ???
6) La nostra azione politica si è contraddistinta inequivocabilmente in consiglio comunale su fatti concreti a tutela del bene dei cittadini, il resto sono chiacchiere.

Concludendo, ci fa piacere che tu Sandro dichiari che “fra le due malloppe nere sia meglio l’originale” (cioè Noi) … noi ci sentiamo onesti politici che hanno mantenuto il vincolo di mandato, siamo ancora sul pezzo con orgoglio.

Nb. abbiamo comprato alcuni sacchi da 100 kg di pop corn per gustarci bene la campagna elettorale, a noi NON ci tocca alcuna diatriba con nessuno, noi facciamo ciò che siamo capaci, politica del territorio ascoltando le persone e promuovendo azioni concrete nelle sedi deputate, il resto non ci riguarda.

Cordialmente, Angelo Mazzoncini – “Castenaso, si Cambia!”

Elezioni comunali 2024. Qualcosa si muove a Castenaso?

A  Castenaso  una selezionata parte dei  250/300 abitanti che,  a vario titolo,  si interessano di politica locale annusa già l’odore  della campagna elettorale in vista delle  comunali del 2024.

Con discrezione si spettegola sul momento in cui  gli oltre undicimila Castenasesi   abili alle urne  si trasformeranno da sudditi plaudenti  in  elettori, portatori sani di preferenze e perciò da blandire e corteggiare.

Il  blogghino, da tempo silente, nella scorsa tornata fu al centro di polemiche per la sua presa di posizione a favore della compagine che ora amministra Castenaso  e la contestuale denuncia della “malloppa nera” che avrebbe voluto conquistare il comune.

Quel che si sussurra è che stavolta,  quando finirà l’attuale  menage leggermente scricchiolante, una specie di “milazzismo” in salsa locale,  le “malloppe”  saranno addirittura due.

Più o meno mascherate da civismo, più o meno connotate da cinismo.

Meglio diffidare delle imitazioni e, dovendo scegliere, privilegiare l’originale e non la copia?

Per altro anche la parte progressista ha i suoi bravi problemi  senza contare l’incognita Cinquestelle.

Dai conciliaboli emerge che tutte le parti in causa esibiranno candidati di ogni tipo.

New entry, minestre riscaldate, pietanze avariate, frutta, dolce, caffè e ammazzacaffè.

Si compileranno programmi elettorali che nessuno leggerà, ricalcando con qualche piccola modifica quelli della tornata precedente.

Da una parte si rivendicheranno i successi e dall’altra si evidenzieranno le  magagne dell’aministrazione a fine mandato.

Gli uni esalteranno  tutte le nobili iniziative di questa giunta,  non di rado  svolte a favore delle  telecamere di qualche TV locale e riprese da giornalisti amici,  e gli altri opporranno la concretezza muscolare di chi non ne può più di stanze  rosa, di panchine arcobaleno , di scarpe rosse e di sforbiciate di capelli e promette una gestione ordinata, patriottica  e paramilitare del nostro comune in linea col favoloso  mondo di Giorgia.

Tra  politica del fare e politica del fair, del Vanity fair,  per i 250/300 cittadini ci sarà da divertirsi  e … intanto  buona estate!