Correva l’anno 2009, mese di novembre.

La mattina ero stato al Malpighi e in una stanza avevo visto un crocifisso abbandonato su una mensola con Gesù in procinto di cadere dalla croce.

Feci una foto e la pubblicai sull’antenato di questo blogghino, allora Marchi Sindaco-Uniti per Castenaso, con il titolo “Povero Cristo” e con il solo intento di mostrare uno scatto “strano”.

Partirono inopinatamente parecchi commenti di diverso segno sulla religione ( a quel tempo non si usava Facebook per baruffare e abbondavano pure i nickname ).

Fu così che un tal Ghino di Tacco pensò bene di scrivere, come un Vannacci qualsiasi, che i gay erano contro natura.

Apriti cielo! Io che pure mi ero dissociato fui accusato di non dissociarmi abbastanza, anche perché mi rifiutavo comunque di censurare le diverse opinioni sul sito.

Ci fu una mozione presentata in consiglio comunale contro di noi chiamata simpaticamente “diverso da chi” come un popolare film sul tema e io finii persino sul Carlino.

Ripubblico oggi quella foto dopo che mi è stata inviata questa “roba” contrabbandata come la  “lista della Parrocchia”.

Da sempre ritengo che andare o non andare in chiesa sia un fatto strettamente personale e che ogni strumentalizzazione della religione a fini elettorali sia da condannare.

Avevo già trovato  degradante lo spacciare rosari nei comizi o recitare Padrenostri a favore di telecamera da parte di quello che Travaglio definì il Cazzaro verde.

Adesso ritengo che questa caduta di stile, l’aver associato a una campagna elettorale qualche sigla dell’integralismo religioso più estremo, sia già da sola un buon motivo per non votare quel candidato.

Tanto più che si tratta di parti politiche che del messaggio evangelico ben poco capiscono e ancor meno praticano.

S.N.

P.S. non sia mai che ci tocchino Buddisti per Carlo Gubellini, Induisti per Mauro Mengoli o Agnostici per Carmelo Spataro!